De reditu reloaded

“Il ritorno” è la storia di Claudio Rutilio Namaziano, patrizio romano del V secolo d.c. Film italiano diretto dal regista Claudio Bondì, realizzato con risorse molto limitate (e ad onor del vero la cosa è evidente), con attori provenienti dalla “gavetta”, è tratto dall’opera dello stesso Namaziano “De Reditu suo”, scritta appunto negli anni della sincope della tradizione romana.
Namaziano è un patrizio romano pagano, di origini galliche, che decide di intraprendere un difficile e pericoloso viaggio da Roma alla natìa Tolosa, per verificare le condizioni delle sue proprietà dopo le invasioni di Alarico, che hanno distrutto l’Impero d’Occidente, a quel tempo governato dalla imbelle figura del cristiano Onorio. In realtà il suo intento segreto è di fomentare una rivolta dei maggiorenti locali gallici, quasi tutti pagani, contro Onorio, per acclamare un imperatore pagano. Le strade dell’Impero, ormai ridotte a dominio di bande di predoni e di signorotti locali, non sono sicure, e cosi Namaziano comincia il suo viaggio per mare, con una imbarcazione condotta da un losco figuro, avido di denaro. A Roma nel frattempo, viene scoperta la vera ragione del viaggio e un drappello di pretoriani viene lanciato all’inseguimento di Namaziano per ucciderlo.
Arrivato in Gallia tra mille difficoltà, Namaziano scopre che i suoi amici si comportano ormai più come signori feudali (del resto l’alto medioevo è imminente), che come cives romani. Essi tengono rapporti ambigui con Roma, e Namaziano capisce presto che presso di loro non troverà aiuto. Decide allora di tornare in Italia, e sulla strada incontra un suo vecchio amico, un patrizio delle Gallie ostinato nel perseguimento della tradizione dei suoi padri, che, constatato lo strazio di vivere in un mondo in rovina, ove i valori sono stati invertiti, preferisce uccidersi. Lo fa con calma dignità, come si addice ad un romano, come Catone, come Seneca, in un momento molto intenso del film, e lasciando Namaziano ancora più solo e disperato.

ACCADDE OGGI 27 FEBBRAIO 380 d.C viene emanato L’ Editto di Tessalonica.

In questo giorno gli imperatori Teodosio I, Graziano e Valentiniano II emanarono l’Editto di Tessalonica, conosciuto anche come “Editto di Teodosio” o “Cunctos Populos“. Il decreto dichiarò il cristianesimo la religione ufficiale dell’Impero.
Era la fine dei culti pagani.

L’ editto di per sé, proclamò il Cristianesimo unica religione di Stato dando di fatto delle direttive relative alla persecuzione di coloro che professavano culti diversi da quelli cristiani. Per questo il paganesimo divenne illegale e l’imperatore iniziò a scagliarsi contro i luoghi di culto distruggendo templi e condannando a morte numerosi pagani; la distruzione del Serapeum di Alessandria, ad opera di un vescovo a capo di un esercito di monaci fu il primo di una serie di episodi che portarono pian piano alla distruzione di tutti i luoghi di culto non cristiani.

Successivamente nel 416 d.C., Teodosio II emanò un altro decreto con il quale stabiliva che solamente i cristiani avrebbero potuto rivestire cariche pubbliche ed arruolarsi nell’esercito. Con questa legge, spinse tutti i pagani a dimettersi. Nel 423 d.C., l’editto seguente dichiarò che tutti i professanti religioni pagane appartenevano al “culto del demonio“ e pertanto sarebbero stati puniti con l’incarcerazione o la tortura.

Nel 445 d.C. Valentiniano III emanò un altro editto, che riconosceva l’autorità della Chiesa romana e del papato. Nel 527 d.C tutti i pagani e gli eretici furono estromessi da cariche statali e onorificenze, e costretti a battezzarsi. Due anni dopo, con la chiusura della Scuola Filosofica di Atene, si metteva fine alla storia dei centri di cultura pagana definitivamente. Cosa ha significato davvero questo editto? E quali furono le conseguenze? Come cambiò l’impero romano?

Ricordo del prof. Michele De Gregorio

E’ venuto a mancare, all’età di 82 anni, il prof. Michele De Gregorio, ex deputato del PCI e principale animatore dell’Istituto Gramsci di Frosinone. Ho avuto modo, insieme con il compianto comune amico Claudio Martino, di riprendere alcune delle sue conferenze, di cui riporto di seguito quelle che sono riuscito a recuperare.

22 ott 2010

Incontro-dibattito – Relatore: Prof. Michele De Gregorio  Venerdì 22 ottobre 2010 ore 17,00 nella Sala del Consiglio Provinciale in Piazza Antonio Gramsci, 13 Frosinone

In occasione dell’incontro sul tema ‘Le principali matrici storico-culturali del Risorgimento italiano” organizzato dall’Istituto Gramsci di Frosinone, Claudio Martino intervista il neo presidente Gianpaolo Fontana e il presidente emerito Michele De Gregorio.
16 feb 2013
Seminario sul tema “Il Mezzogiorno e l’Unità d’Italia.  Recenti ricerche economiche e nuove letture” . Relatore: Michele De Gregorio
Durante il seminario organizzato dall’istituto Gramsci di Frosinone sul tema “Il Mezzogiorno e l’Unità d’Italia. Recenti ricerche economiche e nuove letture” (relatore Michele De Gregorio), los Calimeros hanno (im)posto una riflessione sul processo di unificazione europea. Nei due video, una sintesi “di parte” dei momenti più accesi del confronto, e le riprese integrali del seminario.
Seminario sul tema “Il Mezzogiorno e l’Unità d’Italia.  Recenti ricerche economiche e nuove letture” . Relatore: Michele De Gregorio